PerChiunqueHaCompreso: CHIUSO ALTRO IMPORTANTE CANALE YOUTUBE

martedì 16 aprile 2013

CHIUSO ALTRO IMPORTANTE CANALE YOUTUBE

Chiuso ieri notte un altro importante canale youtube con migliaia di iscritti e migliaia di video di alta qualità riguardanti temi fondamentali non amati da lorsignori. Stavolta è toccato all'amico Iovannone vedersi oscurare il canale per i soliti pretestuosi motivi.

Ormai i signori di youtube ci ostacolano e ci oscurano apertamente e con ogni mezzo: boicottandoci il caricamento dei video (sempre più lento), alterando il contatore e quindi non assegnando il numero corretto di visualizzazioni, tagliando arbitrariamente i video, chiudendo canali da un momento all'altro.

E sono in arrivo leggi penalizzanti per metterci un bavaglio ancora più stretto.

Ma siamo in democrazia. O no?

Elia Menta

NOTA

NOME DEL CANALE: Una vita da pecora
ISCRITTI: 1.148
VISUALIZZAZIONI: 2milioni800mila

11 commenti:

Alessandro16 aprile 2013 alle ore 02:44
Allora non capita solo a me di metterci un culo di tempo per caricare un video, avere basse visualizzazioni, avere video bloccati per via del copyright per 30 secondi di canzone (quando ESISTE il diritto di citazione previsto dall'articolo 70 del codice siae, fatto salvo scoprire canali dove vendono editati FILM e SERIE TV senza che la censura di M....TUBE COLPISCA) e addirittura dover mettere in bassa risoluzione i video TUOI, ALBAMED, TE, ecc mentre posso vedere fluentemente brioblu, geppo brillo, sevizio pubico ed altre amenità!

Per caricare il video della rubrica "Senza Fronzoli" dove sono presenti dei pezzetti (appunto citazioni) di tg me lo hanno bloccato a "LIVELLO MONDIALE" manco avessi pubblicato films appena usciti nelle sale!
Purtroppo per loro... sono un pò più sveglio e ho aggirato l'ostacolo.

Qui la versione anticensura yt
Senza Fronzoli: 5 stelle - pdl tanto rumore per nulla.
http://www.youtube.com/watch?v=zDcxfC9YKvc

Nella descrizione c'è il link al blog e il nome dell'autore come sempre.

Vi consiglio un canale back-up su vimeo (anche se limitato) così in caso di chiusura potrete ricaricare il vs nuovo canale senza impazzire con copie fatte su supporto fisico.
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*Dioniso*777*16 aprile 2013 alle ore 07:52
Ma siamo in democrazia. O no?

Elia Menta

EliA, ma che cazzo di domande ti fai?
NO, non siamo in democrazia
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Anonimo16 aprile 2013 alle ore 10:47
...purtroppo no, Elia, siamo in una FINTA DEMOCRAZIA.

MG
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Anonimo16 aprile 2013 alle ore 12:29
...ed ho paura che il prossimo sarà menphis75......
..spero di no perchè è uno dei miei "motori di ricerca della verità" preferiti....
..teniamo duro....
D.C.
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Elia Menta16 aprile 2013 alle ore 12:36
A Menphis di canali ne hanno chiuso una valanga, ma lui è un grande e li riapre prontamente.
Sono d'accordo, Menphis in questi anni ha svolto un grande lavoro e lo ringrazio per aver pubblicato moltissimi dei miei video.

Il fatto, triste, è che non si supporta coloro che informano, siamo soli. Scusa ma è la verità ed necessario dirla.

Un saluto
Elia

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Anonimo16 aprile 2013 alle ore 18:41
Ciao Elia,volevo ringraziarti per il lavoro che fai ogni giorno,fossero tutti assidui ricercatori di verità come te...
volevo chiederti se hai mai pensato di essere ospitato su rete tor onde evitare queste censure.
Saluto
AntiRettiliano2012
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Unknown16 aprile 2013 alle ore 21:44
Siamo in Usurocrazia!!
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Anonimo17 aprile 2013 alle ore 13:45
La chiamrei demon-crazia oppure demento-crazia!
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Francamente non credo17 aprile 2013 alle ore 14:51
democrazia... non direi... o meglio... dipende da chi la applica la democrazia... faccio un esempio lampante... l'america è la più grande democrazia del mondo... e la esporta e la elargisce anche in altre zone del mondo... infatti gli iracheni ora stanno molto meglio noh???
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Anonimo23 aprile 2013 alle ore 15:37
Ma che democrazia ragazzi! Siamo totalmente in mano di questi psicopatici di tecnocrati, maledetti servi dei banchieri e delle lobby, a mio parere è inutile lamentarsi e non agire, bisogna fare qualcosa di concreto e anche in fretta direi. Ringrazio anchio Elia Menta per tutto l'impegno e il lavoro che dedica per informare e sensibilizzare (per quanto lo si può) la gente comune come noi,ma non credo che solo informando si possa fare qualcosa di realmente concreto,comunque è sempre meglio di niente! Facciamolo un atto realmente concreto! Andate tutti in banca a ritirare i soldi dai conti, lasciategli dire che se ritirate i soldi dal conto l'ecomia fallisce lo stato fallisce e tutti ci rimettiamo. Non è assolutamente vero! E' ora che la gente la smetta di lamentarsi senza fare un cazzo! Siete voi che tenete ancora in piedi questo sistema non ci sono scusanti!
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L'ITALIA SARA' UN INFERNO. E TU POPOLO ITALIANO LO SAI E NON FAI NULLA. NON E' VERO?

Mani sulla tastiera, mente che vaga alla ricerca di un articolo, di un video, di una vignetta, insomma di un piatto forte da poter pubblicare sul blog. Ma non trovo nulla, nulla che valuto adatto a far alzare finalmente agli italiani il culo dalla sedia, nulla che possa smuovere un popolo ipnotizzato, addormentato, chiuso nel suo egoismo e nella sua rassegnazione. Un popolo incapace di uno scatto di orgoglio, incapace di uno scatto di istintiva ribellione verso un cappio che sempre più si stringe intorno al collo, fino quasi a togliere il respiro, fino quasi a soffocare. Ma santo dio! Cosa bisogna dire, cosa bisogna fare per far capire agli italiani che non avranno più futuro? Per far capire che verranno depredati di tutto giorno dopo giorno in nome di una falsa terra promessa chiamata salvezza dell'Italia? Ma l'Italia non siamo noi cittadini che stiamo morendo? Chi è l'Italia? Sono le banche l'italia? E' lo spread l'italia? E' quella roba che si chiama mercato l'Italia? Chi è allora l'Italia? La bce è l'italia? Monti è l'Italia? Un signore che si ammanta di onestà perché dichiara - pensate che impresa! - di essersi pagato lui, con suoi soldi, la cena di Natale? Sono questi gli uomini che dovrebbero salvarci? Quanti italiani si sono pagati la cena di Natale? Avete visto i loro nomi pubblicati sui giornali? Ci prendono in giro. Ci parlano di Monti che va a messa, di Monti eroe perché si è pagato la cena, di Monti ben accolto in europa (mi stupirei se non lo fosse. In meridione dicono: "caurarari cù caurarari nun sè tengiono" tradotto: gente della stessa risma si protegge a vicenda). Sempre 'sta cavolo di europa! Ma cos'è l'europa se non un cartello di banche? Non esiste quell'europa che vi hanno messo in testa, non esiste quell'europa di esperti che lavorano e decidono per il bene dei popoli. E' una fiaba, come quella di cappuccetto rosso. Lo ripeto: l'eu-ro-pa-è-un-car-tel-lo-di-ban-che! lontana mille miglia dalla gente, nemmeno sono eletti quei signori che decidono a porte chiuse, sono scelti, cooptati, per un unico scopo: strozzare i popoli, schiavizzarli, far perdere loro qualsiasi identità e qualsiasi diritto e portare avanti gli interessi del club di potenti che tutto manovrano dietro le quinte e che mai mostrano le loro facce (quelli o quelle che vedete in tv sono comparse, non attori e attrici protagonisti). Questa è l'europa. E poi ci dicono "l'europa chiede", "l'europa dice", l'europa vuole". Mettetevelo bene in testa: l'europa è un'invenzione, una finzione, puro spettacolo per popoli creduloni. E' come la fiaba di cappuccetto rosso, ma il lupo cattivo della fiaba "europa" è lo spread, è il mercato, è il debito pubblico truffa. Una fiaba, tutto inventato, nulla di vero, pura messa in scena. Capite allora come ci trattano? Da deficienti ci trattano, da ritardati mentali, da boccaloni. E noi? Cornuti e mazziati, direbbero a Napoli. Perchè è proprio questo che siamo: cornuti e mazziati. "Se ci sei batti un colpo ", diceva il mio insegnante delle elementari al solito impreparato che non apriva bocca. Se ci sei batti un colpo popolo italiano. Hai capito che nessuno ti salverà? Hai capito che nessuno salverà il tuo negozio, la tua azienda, il tuo studio, il tuo laboratorio artigianale, il tuo posto di lavoro? Hai capito che nessuno difenderà la tua misera pensione, nessuno difenderà il tuo diritto alla salute e all'assistenza, nessuno difenderà il tuo patrimonio, la tua casa, il futuro dei tuoi figli? Sai invece cosa faranno? Ti punteranno l'indice contro accusandoti - lo stanno già facendo - di essere un evasore, un incapace, di non essere europeo (che poi che cavolo vuol dire? Noi siamo italiani, non apparteniamo a qualcosa che di fatto non esiste, a un'invenzione, a una finzione).
Scusa popolo italiano, ma si è fatto tardi, l'articolo non l'ho trovato, nemmeno il video e nemmeno ho voglia a quest'ora di comporre una vignetta.
Ho voglia di leggermi il mio paragrafo serale da "Lettere a Lucilio" dell'amico Seneca . Seneca, un amico che non tradisce: su Seneca e sugli stoici ci puoi contare. Sempre. Non erano stoici per caso.

Sugli italiani, invece, ci si può contare meno. Molto meno.
Ma non importa, va bene lo stesso. Viva il popolo italiano e le sue pie illusioni.
E oggi, carbone per tutti (almeno per quest'anno).

Elia Menta

P. S.: però non venire poi a dirmi che non ti avevo avvertito popolo italiano, altrimenti è la volta buona che mi incazzo. Forse.
A proposito, visto che ci sono: sapete quante persone che conosco e che sanno del mio blog e della battaglia che insieme ad altri disperati porto avanti mi hanno chiesto :"Elia, posso fare qualcosa?" Quattro, tre donne e un uomo. Approfitto per ringraziarli (solo le iniziali): J..., P...., E......, F........ E gli altri? Parlano parlano parlano, si incazzano si indignano, e poi si ri-incazzano e si ri-indignano... Insomma fanno pressappoco quello che fa la massa degli italiani, cioè nulla. Lo dico senza offesa, si capisce.

Grazie di cuore a quei pochi che si sono offerti di dare una mano.
Ma buona befana a tutti

6 gennaio 2012, ore 1,06
Elia Menta

FREGATI DALLA SCUOLA

I manuali di storia della scuola dell'obbligo sono, per comodità, divisi in capitoli. Solo che questi non si limitano ad essere numerati, bensì recano dei titoli. E questi titoli, contrariamente a quel che si pensa, non si limitano a descrivere il contenuto del capitolo ma danno anche un giudizio di valore. Esempio: "Medioevo", "Rinascimento", "Risorgimento", "Resistenza". Analizziamo i termini. "Medioevo" significa, come tutti sanno, "età di mezzo", laddove "Rinascimento" sta per "nuova nascita". Se si rinasce vuol dire che prima si era morti, ma anche che prima di essere morti si era già nati una volta, per cui adesso si "rinasce". Dunque il Medioevo, epoca precedente al Rinascimento, era il tempo in cui l'umanità era stata morta. Quanto dura il Rinascimento? Pochi decenni, verso la fine del Quattrocento. Poi? Si ha l'Età Moderna, e tutti tiriamo un respiro di sollievo.Anche se, a ben vedere, le guerre e le catastrofi sembrano moltiplicarsi a ritmi parossistici: guerre tra Francia e Inghilterra, tra Francia e Spagna, tra cattolici e protestanti, tra lanzichenecchi e tutti gli altri, guerre di successione, di devoluzione, delle due dame, dei tre imperatori, dei quattro papi e dei cinque eserciti.

La Riforma: finalmente Lutero spezza le catene del dogma e della Chiesa. Controriforma: l'Italia ricade nell'oscurantismo. Solo a ben guardare si scopre che le guerre di religione stavano tutte nei paesi protestanti, mentre in Italia si stava tranquilli.

Il Medioevo, i "secoli bui". Quanto è durato? Dalla caduta dell'Impero Romano fino alla scoperta dell'America. Così dice il Manuale. Dunque mille anni e qualcosina. Mille anni! Sbrigativamente catalogati come "età di mezzo". Cribbio, che lunga morte! Ma "in mezzo" a cosa? All'Età Classica e al Rinascimento. Vuol dire che si era vivi ai bei tempi di Atene e Roma, poi si morì per mille anni e si rinacque infine alle soglie del Cinquecento. Infatti nel Rinascimento riappaiono, nell'arte, i trionfi di Bacco ed Arianna, Ercole, Apollo e Minerva. Cioè il paganesimo antico. Ecco la "rinascita". Tra un paganesimo (quello antico) e l'altro (quello rinascimentale) c'era un periodo di mille anni che quelli che ci abitavano chiamavano "Cristianità". Ergo: durante i secoli cristiani eravamo morti, mentre si era ben vivi nei tempi pagani. Letta così la storia dell'Europa sembra un continuo tentativo di scrollarsi di dosso il Cristianesimo. E lo è. Solo che tutto ciò nei manuali di storia è dato come positivo.

Il motivo si capirà leggendo questa Guida. Ma fin da subito possiamo anticipare che furono i liberali nel secolo scorso a impostare lo studio della storia in questo modo, cioè in senso ideologico. I nostri Padri della Patria statalizzarono la scuola, la resero obbligatoria ed uguale per tutti e cominciarono a mettere in galera quelli che non ci mandavano i figli. Cavour & Soci imposero uno studio della storia di tipo manicheo, cioè con i buoni da una parte e i cattivi dall'altra, in cui i buoni erano loro. Il Fascismo tentò una rivalutazione e una rilettura del Risorgimento appropriandosi dei suoi miti più importanti e la Repubblica lasciò le cose come stavano, limitandosi ad aggiungere il capitolo sulla Resistenza. Infine il Sessantotto ha virato il tutto in senso marxista.

Et voilà, tutti siamo riciclati nella convinzione che: Garibaldi e Napoleone erano i buoni, così come i Nordisti negli Usa, mentre i Borboni erano cattivi perché non volevano cedere volontariamente il Sud ai Piemontesi. E pure il Papa, che "per il suo bene" avrebbe fatto meglio a regalare Roma a Vittorio Emanuele II. Ancora: i Sudisti americani erano cattivi perché volevano tenere in schiavitù i negri e i Nordisti divennero cattivi quando sterminarono gli indiani. Che erano buoni e saggi.

Qualcuno, da adulto, per avventura scopre che forse la verità è diversa. Tutti gli altri, quelli che si occuperanno di banca o di artigianato o di commercio, continueranno a credere quel che la scuola ha loro insegnato. Spesso anche gli insegnanti di storia rimarranno in tale stato. Infatti all'università si sono occupati solo di approfondire quel che avevano assorbito da piccoli. E come l'hanno imparata la ripetono. Non solo. Poiché sono laureati non ammetteranno mai che hanno passato la vita a studiare cose in fondo opinabili, né accetteranno di ricominciare a studiare da zero per rimettere in discussione quel che hanno imparato. Spesso, dunque, si trasformeranno nei più feroci difensori di quelle quattro cose che credono di sapere. E il sistema andrà avanti da solo, in una spirale perversa che mantiene tutti nell'idea che questo sia il migliore dei mondi possibili e che le soluzioni per migliorarlo debbano essere cercate all'interno del "progresso", che è partito dalle oscurità medievali per approdare al radioso presente.

Da "FREGATI DALLA SCUOLA"
di Rino Cammilleri - Edizioni Effedieffe

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Nel mese di novembre si sono collegati al nostro blog visitatori dei seguenti paesi:

Italy

Russia

Germany

Brazil

United States

Switzerland

United Kingdom

Netherlands

Sweden

Greece

Spain

France

China

LIBERTA' DI DIFFUSIONE

"La libertà di parola senza la libertà di diffusione è solo un pesce dorato in una vaschetta sferica".

Ezra Pound

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SE UN POPOLO

"Se un popolo si aspetta di poter essere libero restando ignorante, spera in qualcosa che non è mai stato e che mai sarà."

Thomas Jefferson

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ALMENO

Almeno non potranno dire che siamo stati complici".

G. Salvatores

FARE

"Tutto arriva a chi si dà da fare mentre aspetta".

Thomas Alva Edison

Giornalismo

"Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia. Il resto è propaganda."

Horacio Verbitsky

L'uomo

"L'uomo è un essere pauroso e conformista, ecco perché sopravvive, ma rinuncia a vivere, rinuncia ad essere uomo."

Massimo Fini

Conoscenza

"La vita senza conoscenza non ha valore".

Platone

Idee

"Se un uomo non si batte per le proprie idee, o queste idee non valgono nulla o non vale nulla lui."

Ezra Pound

Pretesti

"L'istinto detta il dovere e l'intelligenza fornisce i pretesti per eluderlo".

Marcel Proust

Apparenze

"A colui il quale non avrà saputo che amare corpi, forme, apparenze, la morte toglierà tutto. Chi ama le anime le ritroverà."

Victor Hugo

Virtù

"Non si può ammirar molto nessuna virtù che abbia le sue radici nella paura".

Nietzsche

Per cambiare qualcosa

"Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente.

Per cambiare qualcosa costruisci un modello nuovo che renda la realtà obsoleta".

Buckminster Fuller

La libertà

“L'uomo crede di volere la libertà, in realtà ne ha una grande paura, perché la libertà lo obbliga a prendere decisioni e le decisioni comportano rischi...

L'UOMO E' ABITUATO CHE GLI SI DICA COSA DEVE PENSARE ...VUOLE SOTTOMETTERSI ALL'AUTORITA' PERCHE' HA PAURA DI DECIDERE LUI STESSO".

Erich Fromm

Un saluto

Mi sono accorto di avere dei visitatori fissi dalla Germania, dagli Usa, dalla Russia.

A tutti loro un caro saluto.

Elia Menta

NOTIZIA
La somma dei visitatori dagli Stati Uniti, dalla Germania, dalla Russia, dal Brasile supera, in alcuni giorni, quella dei visitatori italiani del blog.
Mi pare una notizia piuttosto importante.