Democrazia
la chiamano. Vabbé, lasciamo stare,“leva mano” dicono dalle mie parti. Che
significa? Significa meglio non parlarne, meglio parlare d’altro.
Se
ascoltiamo quei figuri, anzi quei mezzi figuri, anzi quelle mezze calzette, quei
clown da circo di periferia che
pretendono ancora di essere creduti, perdiamo il nostro tempo e purtroppo non
solo il tempo ma ci perdiamo pure la faccia oltre a berci il cervello che poi
non ci funziona più come dovrebbe funzionarci. Ma questo non c’è bisogno mica che
venga io a dirvelo, lo sapete già da voi, eppure qualche volta, e me ne scuso,
il dubbio che lo abbiate compreso - compreso proprio intendo - mi assale. Che
ci posso fare?
Dunque,
democrazia, dicevo.
Ma quale
democrazia del piffero! Nella dittatura mascherata da democrazia nella quale viviamo,
anzi sopravviviamo, ci viene lasciata, in qualche caso, e non si sa ancora per
quanto, la libertà di urlare purché –
attenzione ai purché - lo si faccia da
soli, tipo Tarzan nella foresta, senza nessuno intorno e possibilmente che
l’urlo, se proprio proprio non si può farne a meno, che almeno duri poco, anzi
ancora meglio se muore in gola. Siamo una società civile noi! e le buone
maniere, i toni garbati, da circostanza, sobri … suvvia … quelli da anime pie, quelli … ah si!,
mi è venuta la parola, quelli “democratici”, sono gli unici ben accettati per
vivere nelle società della menzogna, dell’ipocrisia, dello sfruttamento feroce e
crescente perpetrato cinicamente da una banda di criminali vestiti a festa e dai loro bavosi
e fedeli servitori. Mica si può lasciare andare e spiattellargli in faccia liberamente, come farebbero degli uomini veri con gli attributi, che ne
abbiamo piene le palle di essere presi per il culo, sfruttati, spremuti, avvelenati!
No! Troppo facile cari miei, mica si può! “Populismo” lo chiamano. Bisogna
rispettare le regole delle buone maniere, le maniere da “democratici”. Oh
bella! e in cosa mai consistono - direte voi - le maniere democratiche? Ma che
domande! Non lo sapete? Ma consistono nel farsi depredare, massacrare, assassinare,
senza nemmeno fiatare; consistono nel far finta di non sentire i colpi, nel far
finta di non soffrire, nel far finta di non avvertire dolore. Ecco in cosa
consistono. Bisogna “essere responsabili”,
sopportare, non fare i soliti italiani che “non sanno stare in Europa” (con
questa storia dell’europa hanno sfracassato i …….!!!). Insomma si può massimo
massimo farfugliare:“ Avrei da chiedere, se posso naturalmente, ma che sia chiaro
garbatamente, pacatamente e nel doveroso, ossequioso, rispetto per le vostre onorate e superiori personalità, se… potete sferrarmi
qualche calcio in meno sui coglioni e sui denti… Sapete, è piuttosto doloroso …
ma si intende, col dovuto rispetto, se potete … non lo pretendo mica... Sono un
democratico io, e mai mi permetterei di lamentarmi o ancora peggio non essere grato a voi saggi, uomini superiori, per i calci nei coglioni
che mi date per il mio bene, per il bene della mia famiglia e per “il bene del paese”.
Grazie a
Dio viviamo in paese democratico e ciascuno è libero di decidere se farsi
prendere per il culo e depredare dal centro-destra, dal centro-sinistra oppure dalle
“nuove proposte” del sistema. Naturalmente – e mi sembra persino ovvio aggiungerlo - essere
presi per il culo e depredati in modo “democratico”.
Ma a voi,
solo a voi, posso confidare - sottovoce si intende – un mio segreto pensiero:
fanculo la "democrazia" e fanculo i modi "democratici"!
Elia Menta
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