mercoledì 17 aprile 2013

ARRIVA IL GRANDE FRATELLO FISCALE




L’Agenzia delle Entrate crea il Sid che, in tempo reale,  potrà controllare tutti i conti correnti bancari e scovare gli evasori

Il Grande Fratello fiscale in Italia è ormai una realtà. Dopo i provvedimenti legislativi mirati che ne prevedevano l’istituzione, nasce l’Anagrafe dei conti correnti bancari (e postali)  grazie alla quale sarà possibile verificare in tempo reale la situazione patrimoniale e finanziaria di qualsiasi cittadino. Gli evasori potenziali e reali sono avvisati. Nulla potrà più sfuggire al Fisco. Sotto esame finiranno anche gli investimenti in titoli, i fondi pensione e l’acquisto di oro e di oggetti preziosi.

A dare la gioiosa notizia ai cittadini è stato Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, che ha reso operativo il nuovo strumento. E’ stato previsto che i primi dati presi dalle banche cominceranno ad essere disponibili a fine ottobre e riguarderanno l’esercizio 2011. A marzo l’Agenzia potrà contare su quelli del 2012 e ogni aprile saranno disponibili i dati dell’anno precedente. In realtà già oggi l’apparato fiscale italiano può essere in grado di conoscere vita, morte e miracoli di qualsiasi cittadino e venire a sapere cosa ha fatto dei propri soldi e se ha commesso il grave errore di “ufficializzare” sui propri conti correnti bancari soldi che sarebbe stato meglio tenere nascosti perché frutto di una evasione fiscale o di tangenti incamerate.

Quella che sembrava essere una esclusività del mondo statunitense e che abbiamo imparato a conoscere nei vari telefilm polizieschi dove a solerti funzionari basta battere i tasti di un computer per conoscere in un attimo i segreti finanziari di un qualunque mister Smith, è adesso una realtà anche in Italia. La tecnologia è infatti la stessa e basterà incrociare i dati personali con le banche dati degli istituti di credito ed il gioco sarà fatto. Il nuovo meccanismo è indicato con l’acronimo Sid, ossia Sistema di Interscambio flussi. Significativamente Sid è anche l’acronimo del vecchio servizio segreto militare andato in pensione alla fine del 1977. Sul Sid vigilerà l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali per evitare che i dati forniti dalle banche possano finire in mani diverse da quelle dei funzionari dell’Agenzia delle Entrate o che possano essere utilizzati per fini che non siano quelli istituzionali. L’Agenzia delle Entrate e il Ministero delle Finanze si aspettano molto da questo nuovo strumento pensato per scovare e reprimere l’evasione fiscale. Uno strumento che sarà sempre più invasivo ed efficiente se si pensa che in parallelo, i governi e il mondo bancario stanno lavorando per la scomparsa del contante che sarà limitato alle piccole operazioni come l’acquisto del quotidiano e il cappuccino al bar. Tutto il resto si dovrà fare in futuro con l’utilizzo di carte di credito e bancomat. Una deriva che vedrà il denaro sempre più trasformato in qualcosa di virtuale e slegato dalla realtà economica. Avevano iniziato con la nascita delle banconote che sostituirono le monete che almeno avevano un valore proprio e non solo convenzionale e il cui valore complessivo, qualche secolo fa, era legato al valore dei beni in circolazione. Ora con la volontà di fare scomparire pure le banconote si sta compiendo l’ultima tappa di una deriva che era già stata scritta. E se adesso si parla di fare un prelievo forzoso dai conti correnti degli italiani come giù successo a Cipro, tramite il nuovo Sid (“nomen omen”) si potrà pretendere pure di tassare i cittadini che abbiano acquistato oro per proteggere se stessi e i propri risparmi da una misura finalizzata, come a Cipro, a coprire un debito pubblico abnorme causato da politici incapaci e criminali e salvare le banche finite sull’orlo della bancarotta a causa delle proprie speculazioni.
 



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