giovedì 28 febbraio 2013

IL NEMICO E' INTORNO A NOI


Non cercatelo nel Potere. Non cercatelo tra i servi del potere. Non cercatelo nei mezzibusti che ci parlano da quella scatola maledetta o tra i pennivendoli che vanno a scaldare le poltrone televisive o che ogni giorno imbrattano tonnellate di carte stampata con le loro penose menzogne. E non cercatelo nemmeno in quei parlamentari (la maggioranza) che per qualche euro in più hanno svenduto noi e il nostro futuro alla vera mafia internazionale.

Cercate il nemico intorno a voi. Cercatelo nella supponenza, nella presunzione di sapere, nell'indifferenza, nell'egoismo, nell'italiota furbizia. Cercate il nemico nella vostra stessa indifferenza, nella vostra codardia, nel vostro vuoto blaterare, nei vostri commenti anonimi, nel vostro lanciare il sasso e nascondere la mano, nel vostro stupido sperare che siano gli altri a fare qualcosa.

Cercate il nemico nei vostri calcolucci da bottegaio mediocre, cercate il nemico nella vostra paura di essere giudicati strani, diversi, fuori di testa solo perché avete capito che proprio coloro che dovrebbero difenderci ci ingannano e ci spremono, ci schiavizzano, ci avvelenano corpo e mente.

Cercate il nemico intorno a voi. 
E poi cercatelo anche dentro voi stessi.

Con un pò di pazienza e di onestà lo troverete.

Elia Menta


1 commento:

  1. Sono parole forti, che colpiscono, perchè profondamente vere. Risuonano con ciò che dentro è chiaro, altrimenti non avrebbero alcun effetto.
    Si scrive un commento su un blog (che sia questo o un altro) che per star su così com'è ha bisogno di almeno una persona che lo curi, che faccia video, che si sposti con i propri mezzi, che cerchi e pubblichi articoli ecc... certe volte si da tutto questo per scontato, o peggio, si crede che sia immediato e semplice.
    Quello che serve realmente va al di la del commento, serve una mano concreta, conferenze, una rete di blog, di siti, una connessione fra persone che hanno uno scopo comune, per ricominciare a far intravvedere uno squarcio di libertà a questo paese, per non lasciare proprio una sottospecie di girone infernale corrotto a chi verrà dopo, mettendo da parte le differenze che crediamo ci separino. Quelle stesse differenze che distolgono attenzione e forze da un progetto comune. Ognuno di noi deve incominciare a dare una mano nella diffusione delle notizie e soprattutto deve cambiare in prima persona, diventare quel cambiamento che vorrebbe vedere negli altri (come disse Gandhi), perchè un asino che dice deficiente ad un altro asino non solo da vita ad una scenetta alquanto comica ma non serve sostanzialmente ad un cazzo. Il mondo rimane sempre uguale e gli asini si separano ognuno con la falsa convinzione di essere più intelligente dell'altro.
    AM

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