martedì 2 aprile 2013

L'UE PIANIFICA DI CONFISCARE I DEPOSITI IN TUTTA L'EUROZONA



La confisca dei depositi a Cipro non è che la prima applicazione pratica di una soluzione pianificata da tempo per tutta la regione translatlantica. Il piano prevede di passare dai salvataggi esterni ("bailouts") delle banche eseguiti con il prelievo fiscale, ai salvataggi interni ("bail-ins") eseguiti confiscando azioni, obbligazioni e depositi.
Il Parlamento Europeo sta per votare una legge per la "risoluzione" delle banche in difficoltà la cui bozza è stata presentata dalla Commissione EU il 6 giugno 2012, basata su uno schema di bail-in che include la confisca dei depositi al di sopra della quota garantita di 100 mila euro. Il relatore della legge, Gunnar Hokmark, ha dichiarato alla Reuters il 20 marzo che probabilmente la legge passerà così come è stata scritta. "Dovremo essere in grado di eseguire il bail-in anche attingendo ai depositi. Quelli sotto i 100 mila euro sono protetti (.) quelli sopra i 100 mila non sono protetti e dovranno essere trattati come parte del capitale che può essere usato per il salvataggio". Hokmark è fiducioso che la maggioranza del Parlamento Europeo voterà in questo senso.
Il 25 marzo il nuovo presidente dell'Eurogruppo, l'olandese Jeroen Dijsselbloem, aveva creato scalpore affermando che la confisca dei depositi a Cipro era un "modello" per l'Eurozona. In seguito, l'incauto olandese ha dovuto fare marcia indietro, ma il membro del Consiglio della BCE Klaas Knot ha confermato dichiarando al quotidiano olandese Het Financieele Dagblad alcuni giorni dopo che questa politica "era da tempo sulla scrivania" in Europa.
Infatti, la legge presentata dalla Commissione EU nel 2012 e attualmente all'esame del Parlamento Europeo è la prova che la rapina di Cipro non è l'invenzione del governo tedesco ma piuttosto un'operazione a lungo pianificata da parte della Commissione EU.
L'esenzione dei "piccoli" depositi (sotto i centomila euro) non deve trarre in inganno: i conti nel mirino dell'UE sono quelli commerciali, e cioè appartenenti a piccole e medie imprese che ne hanno bisogno per i pagamenti correnti ai fornitori, ai dipendenti e all'erario. In altre parole sono conti indispensabili per lo svolgimento dell'attività economica. Si tratta dei conti più liquidi della banca, e quindi più ghiotti per chi è in vena di rapine. Ma una volta rapinati, l'economia collassa.
I depositi possono essere requisiti anche usando il metodo spagnolo: un milione di famiglie spagnole sono state raggirate quando sono state convinte ad acquistare "azioni privilegiate" nelle banche del paese. Nel caso di Bankia, l'istituto finanziario fallito, quelle azioni oggi valgono meno dell'un per cento del valore originale.
Un'altra versione è quella in serbo per l'Italia, che potrebbe finire nelle grinfie della Troika nel caso di una protratta ingovernabilità. L'Italia non ha grossi problemi bancari, ma un debito pubblico del 127% che in gran parte è negoziato sui mercati internazionali. Per garantire il valore dei titoli di debito italiano in mano ai famosi "investitori", l'economista capo di Commerzbank, Jörg Krämer, ha proposto di ridurlo al 100% del PIL con una patrimoniale del 15%, sostenendo che gli italiani sono più ricchi dei tedeschi e quindi possono permetterselo. Krämer ha usato statistiche pubblicate, tra l'altro, dalla Bundesbank secondo cui la ricchezza privata degli italiani è di 164 mila euro pro capite, contro i 76 mila di media dei tedeschi. Queste cifre, però, comprendono sia il patrimonio finanziario che quello immobiliare, nascondendo il fatto che il 70% degli italiani possiede una casa, contro il circa 40% dei tedeschi. Non si può vendere la casa per pagarne il 15%. Il vero dato da considerare, se si vuole fare un paragone, è quello del reddito. E qui, i 19.655 euro di reddito medio annuo pro capite degli italiani contro gli oltre 30 mila dei tedeschi la dicono lunga sulla situazione economica reale.
Ma l'UE fa i conti senza l'oste. Guardando a una Cipro colpita da tutte le calamità che gli eurofanatici paventano per il paese che si azzardi a lasciare l'euro, ma priva dei vantaggi di un ritorno alla moneta nazionale, un numero crescente di italiani si chiede pubblicamente se il costo di rimanere nell'euro non sia troppo alto.







Un documento preparato dalla Bank of England e dalla US Federal Deposit Insurance Corporation e pubblicato il 10 dicembre scorso mostra che le autorità USA e britanniche stanno pianificando di rapinare i conti dei risparmiatori esattamente come l'UE. Il documento BOE-FDIC considera i depositi bancari come "creditori non protetti" e quindi soggetti alla confisca per il bail-in delle banche. In un commento su Truthdig.com, Ellen Brown ha scritto il 28 marzo: "Non viene indicata alcuna eccezione per i 'depositi protetti' negli USA, e cioè per quelli al di sotto dei 250 mila dollari, i depositi che pensavamo fossero protetti dalla FDIC. Non può essere una svista, perché è proprio la FDIC a emettere la direttiva". "Se questa proposta diventerà legge, la FDIC non avrà più bisogno di proteggere i depositi, perché li potrà confiscare".
Per completare il quadro transatlantico, il blog Hellasfrappe riferisce che il "Piano di Azione Economica per il 2013" del Canada suggerisce che le banche siano ricapitalizzate convertendo certi passivi, compresi i depositi, in capitale.
Siamo vicini all'applicazione di questi schemi. Il 29 marzo il popolare blog finanziario Slog ha dato l'esempio del Banco Santander UK, che avrebbe mandato una circolare ai propri clienti lo scorso weekend, informandoli del cambiamento dei termini e delle condizioni per "i conti corrente e i conti commerciali con un fatturato fino a 250 mila sterline". Questo includerebbe le piccole e medie imprese.
La nota dice che "ogni denaro contenuto in un conto di Santander UK verrà custodito nella funzione di banca e non come fiduciario. Secondo le regole della Financial Services Authority siamo obbligati a notificarvi che le regole sul denaro dei clienti non si applicano a una Direttiva per il Consolidamento Bancario (BCD) riguardante i depositi, secondo il significato di BCD come interpretato da quell'istituto. Come risultato, il denaro non verrà custodito secondo le regole della FSA riguardanti il denaro dei clienti".
In altre parole, spiega Slog, Santander dice ai suoi clienti: "Con la presente abroghiamo ogni responsabilità per i conti aperti presso di noi, perché non possiamo più godere della vostra fiducia. Infatti non solo non potete più fidarvi di noi, ma se quei cattivi del governo si accorgono che siamo in difficoltà e ci ordinano di ristrutturarci, c'è da scommettere che perderete un sacco di soldi perché ve li ruberanno per il salvataggio. Grazzzieee".
Il quadro si chiarisce e si spiega perché l'amministrazione Obama e l'UE hanno aumentato le pressioni per sopprimere il dibattito sulla separazione bancaria alla Glass-Steagall, che è l'unico modo per salvare i legittimi risparmi dei cittadini.
Per Lyndon LaRouche non è una sorpresa. Come abbiamo riferito a suo tempo, egli mise in guardia proprio contro la politica delineata nel piano BOE-FDIC, e spiegò perché solo Glass-Steagall è accettabile. Nella sua webcast del 15 febbraio scorso, LaRouche affermò:
"La vasta massa del debito, che rappresenta l'operazione monetarista, sarebbe cancellata. Al suo posto instaureranno un nuovo sistema di finanza che ignora interamente tutti gli obblighi associati al vecchio. Ciò significa che la maggior parte della gente nel mondo morrà di fame (.) so esattamente quello che stanno facendo, perché so come funzionano i sistemi. E l'unico modo in cui funzionerà ciò che stanno facendo è cancellando l'intero sistema di salvataggio e introdurre un nuovo sistema, di cui faranno parte i privilegiati a cui sarà attribuito un reddito relativamente buono per vivere, ma sfortunatamente la grande maggioranza della popolazione non ne avrà alcuno. Questo è il più grande progetto di riduzione della popolazione mai visto nella storia. E questa è la politica di chi si oppone a Glass-Steagall, che se ne rendano conto o no. Ma saranno responsabili degli effetti di questa politica". 

FONTEEIR Executive Intelligence Review

 anno 22 n. 14 - 4 aprile 2013
Strategic Alert - Edizione Italiana - Edizione speciale pasquale

2 commenti:

  1. Ma quanti italiani non sono proprietari della casa perché ancora hanno il mutuo in essere? mai che nessuno decurti questo dato ed inoltre, se i tedeschi guadagnano più di noi e se disoccupati percepiscono un reddito di cittadinanza, è una colpa? O piuttosto sono i nostri sindacati tanto in pena per i lavoratori che hanno conseguito questi risultati?
    Ed inoltre, quei redditi i tedeschi li hanno da tempo immemore certamente prima di entrare nell'euro e certo non ce li hanno perché li estorgono a qualcun altro.

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  2. Non è così in quanto prima avevano moneta sovrana adesso non ce l'hanno più e anche loro devono andare sui mercati con la differenza che loro pagano il denaro una miseria noi no e ora siamo noi a pagare perchè dobbiamo rimettere il ns debito che era in pancia alle banche francesi e tedesche pagandolo con % molto maggiori draghi ha dato i soldi alle banche per ricomprare il ns debito indovina chi dovrà renderlo aggiungendovi l'interesse.

    L'imu, la tares, i tagli, la maggiorazione dell'iva e tutti gli altri lacci e lacciuoli di questi taglieggiatori servono solo a questo.

    Inoltre l'euro è stato costruito sullo stampo del marco come "dichiarato" dallo stesso prodi... come mai monti e napolitano vanno sempre dalla merdkel te lo sei mai chiesta?!

    Quanto al resto noi abbiamo basato l'economia sul consumo interno e sull'espansione di spesa, loro sull'esportazione e sulla compressione dei salari, noi svalutavamo quando la domanda interna era satura, loro basavano il sistema su bassi tassi d'interesse e quindi necessitavano di bassa inflazione.

    Presto la rigidità dell'euro ammazzerà anche loro perchè non si può fare concorrenza stracciona con paesi dove non ci sono vincoli di nessuna natura e dato che adesso anche la cina ha deciso per le politiche di spending review... ci sarà da ridere per l'esport.

    Aspettate e vedrete.

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